A breve la classe realizzerà un percorso di PCTO, ideato dalla professoressa Coltro e dall’architetto Monica Torri: titolo complessivo del progetto è “La città come organismo vivo”; obiettivi dello stesso sono la conoscenza della città e delle sue trasformazioni anche sociali attraverso l’architettura contemporanea e la capacità di cogliere i rapporti fra il nuovo e il costruito preesistente, in un dialogo non facile tra storia, presente e futuro.
Se infatti da un lato i nuovi edifici si impongono, oltre che per l’innovazione tecnica e tecnologica, anche e soprattutto per l’iconicità di forme che hanno saputo rivoluzionare lo skyline urbano, dall’altro gli stessi si inseriscono in quella vocazione di Milano alla modernità che traccia una linea di continuità fra la Madonnina del Duomo, il Grattacielo Pirelli, fino all’alto pennone dell’Unicredit di Porta Nuova, non a caso ribattezzato spire, ovvero… guglia.

Premessa all’intero percorso, sette passeggiate urbane alla scoperta della città, che si terranno i mercoledì sotto indicati, dalle ore 12.00 alle 15.00, con l’affiancamento di Gorgia Coltro e Monica Torri:

28 febbraio – Dal “vecchio” Grattacielo Pirelli alle torri di Porta Nuova
Il senso della dimensione e la ricerca di una convivenza possibile fra architettura e natura
6 marzo – Dal Quartiere VIII Triennale al Quartiere del Portello
Un confronto tra la città del Dopoguerra e quella dell’epoca postindustriale, nella ex Alfa Romeo
20 marzo – Dalle fabbriche al verde
L’area delle ex Officine Meccaniche e il nuovo Scalo di Porta Romana, cantiere di Milano-Cortina 2026
27 marzo – L’ex Ansaldo e la Città delle Culture; Porta Genova e altre (micro)storie
Genesi di una rinascita moderna condotta “dal basso”, a partire dall’arte
3 aprile – Milanofiori, porta della città
La città satellite che sperimenta nuovi modelli di espansione
10 aprile – Dalla Fiera alle Tre Torri di Citylife
Quando l’apertura a una dimensione internazionale si traduce in edifici plasmati nella materia come sculture
17 aprile – Il Campus Bocconi, ovvero l’alternativa possibile a un’architettura fatta di solo vetro
Dal razionalismo alla solidità lapidea dell’edificio Grafton, alla leggerezza del progetto Sanaa.

I risultati del progetto, durante il quale gli studenti potranno produrre video, fotografie, schizzi o testi in autonomia o in gruppo, saranno poi pubblicati sul sito della scuola.